Da ragazzina aveva già sviluppato un’istintiva antipatia per il fascismo: non si era iscritta alla ONB, ascoltava con i famigliari Radio Londra e fu testimone diretta e gioiosa del 25 aprile del 1945. Curiosa lettrice fin da adolescente era stata affascinata dallo scrittore Colombi Guidotti che sarebbe diventato suo marito per morire poi dopo soli tre mesi di matrimonio..
I professori del Liceo che ricorda sono Emilio Taverna, Trombara, …la Salviati, Stracquadanio. In storia dell’arte era stata conquistata, come tutta la classe, da Attilio Bertolucci, ex-alunno del Romagnosi e supplente di storia dell’arte. Bertolucci parlava non solo di arte, in cui era esperto per essere anche stato un allievo di Longhi a Bologna, ma di cinema (era critico cinematografico alla biennale di Venezia), di letteratura straniera francese e anglo-sassone, di mostre in corso. Bastava che citasse un autore straniero come Baudelaire o un inglese che Isa e altri correvano a leggerlo; se indicava una mostra Isa andava a vederla, come quella sul Caravaggio a Milano nel 1950, tra l’altro la prima grande mostra sull’artista in Italia, accompagnata dal fidanzato Colombi-Guidotti e naturalmente dalla madre, perché non era pensabile allora che una coppia viaggiasse da sola anche se per un solo pomeriggio. Era facile poi ritrovare Attilio Bertolucci e Pietrino Bianchi nei caffè della città e imparare come lo scambio culturale fosse possibile intorno ai tavolini del centro e seguendo i consigli dei grandi.
Isa ha passato la vita intera a circondarsi di gente che amava l’arte, accompagnata da numerosi riconoscimenti privati e pubblici. Per i membri dell’Associazione allievi del Liceo Romagnosi è stato naturale premiarla con l’Aoristo d’oro per il contributo culturale appassionato e competente offerto alla città. Ora che Isa ci ha lasciato ci sentiamo tutti un po’ più poveri.
Che rimpianto per non essere andate insieme ad una trattoria vicina a casa di Isa che voleva farmi conoscere un posto rigorosamente fedele alla caratteristica cucina parmigiana e parlare ancora a tu per tu con lei!
Grazie Isa!
(ricordo di Rosanna Greci)